Cappelle La Grande, un torneo interessante

Cappelle La Grande

Proprio mentre scrivo ha da poco avuto inizio la 25esima edizione del torneo di Cappelle La Grande, un open che vede la partecipazione di più di cinquecento giocatori, tra cui quasi un centinaio di GM.

A tenere alta la bandiera italiana ci saranno 6 giocatori: Poletti FaustoAlmonti Alessandro, Vocaturo DanieleDvirnyy DaniyylBentivegna Francesco e Denis Romabldoni.

In particolare ci si aspetta molto da questi ultimi quattro, scacchisti molto giovani ed in ascesa, che cercheranno di sicuro di dare il meglio per raggiungere buoni piazzamenti e magari conseguire norme da grande maestro. Eccone una immagine che li raffigura tutti e quattro:

Scacchisti Italiani

I partecipanti con più di 2.600 punti elo sono dodici ed il primo di questi è Miroshnichenko Evgenij, con un elo pari a 2.667.

Il montepremi complessivo è di euro 30.000 di cui 3.000 saranno destinati al primo classificato. Le 20 partite più importanti  possono essere seguite in diretta sul sito ufficiale del torneo.  Buona visione.

fonte: http://www.scacchierando.net/dblog/articolo.asp?articolo=1336#commenti

Una guerra speciale

Poesia

Ciao ragazzi, vi propongo la lettura di queste righe, di questa sorta di poesia che scrissi circa un anno or sono, poco dopo che ebbi appreso le regole del gioco. La scrissi in un paio di minuti, uscì di getto dalla mia penna e da dentro di me. Spero vi piaccia.

“Re non ti curar, il nemico non ti potrà sfiorar.

Io son la Torre e ti starò sempre accanto, a

debita distanza resterà il bianco”.

“Non ci giurerei” rispose la Regina, con l’abito

bianco, lucente tra le fila.”Lunga vita ho io, Pedoni

avanti!Fate spazio agli Alfieri che son scattanti!”.

“Il primo passo lo fate voi” disse un Cavallo dalla criniera

nera,” Ma non crediate di aver già vinto, di tre passi tra poco mi

sarò spinto”.

“State calmi miei prodi” il pallido Re disse:”Siamo dei guerrieri

leali, intelligenti e speciali, non azzuffiamoci l’un l’altro ma

divertiamoci soltanto”.

“Come sarebbe a dire….allora è solo un gioco?”Gli rispose il

suo pari di rimando.

“Ebbene sì”, aggiunse il primo; “E’ proprio questo il punto:

nonostante la polvere, il ferro e il fuoco,il tutto rimane soltanto

un gioco…

Introduzione al mondo delle 64 caselle

Scacchiera

Scacchiera

Dopo aver scritto un articolo che parlasse del come vengono considerati gli scacchi da chi li pratica, mi accingo ad illustrare ai principianti assoluti e a tutti coloro che volessero apprendere questo gioco, le varie regole di base che lo governano, aiutandomi con il tanto già materiale presente nel web, che vi potrà essere molto utile.

Diciamo subito che gli scacchi sono un gioco di strategia in cui due eserciti(il bianco e il nero) si affrontano su un campo di battaglia chiamato scacchiera. Codesta è formata da otto linee verticali(chiamate colonne) ed otto linee orizzontali, chiamate traverse, per un totale di sessantaquattro case. I membri di ogni esercito sono 16, di cui 8 pedoni(considerateli come i fanti dell’esercito, i più deboli ma indispensabili per la guerra) 2 cavalli e 2 alfieri,detti anche pezzi leggeri, 2 torri ed una donna(o regina),detti anche pezzi pesanti, e il re(o monarca). Continua a leggere

Gli scacchi: solo un gioco?

immagine_scacchisti1

Prima di iniziare ad entrare nel campo tecnico-scacchistico, mi piacerebbe toccare un punto saliente del mondo delle 64 caselle: possono gli scacchi essere considerati una semplice attività ludica, un semplice passatempo, o devono essere considerati qualcosa di più aulico?

Ebbene la risposta non è univoca , ma dipende a chi viene posto questo quesito. Un ragazzo che conobbi online, che giocava a scacchi sin da fanciullo e che è un buon giocatore, mi disse un giorno:

Per me gli scacchi sono solo un gioco, niente più; c’è chi gioca a carte, chi gioca alla play-station, io gioco a scacchi.

Il grande maestro Anatoly Karpov  diceva invece:

Il gioco degli scacchi e’ tutto: arte, scienza e sport.

Marcel Duchamp affermava:

Sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono artisti.

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